In EDUCatt

I numeri dello Sport InCampus

Nonostante la sferzata che le restrizioni sanitarie hanno inflitto al mondo dello sport nel 2020 e ancora nel 2021, i numeri del servizio sportivo della Fondazione testimoniano la volontà e le intenzioni di crescere nelle proposte e nelle attività, sempre in contatto con realtà che condividono i suoi valori e ben inserite nel tessuto cittadino, senza dimenticare il valore dell’inclusione e l’attenzione alla persona.

Al fine di valutare e analizzare le conseguenze delle limitazioni adottate a causa del Covid-19 e di sostenere nel migliore dei modi la ripartenza della pratica sportiva nel periodo post-pandemia, il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri ha promosso un’indagine conoscitiva, avviata a gennaio 2021, sull’Impatto del Covid sullo sport. E se è il 39% della popolazione maggiorenne a praticare attività fisica, anche più volte a settimana, a muoversi di più sono i giovani e gli abitanti delle grandi città, ma soprattutto chi può contare su una maggior serenità economica. I dati evidenziano anche un mutato panorama di abitudini: se nel periodo pre-pandemico gli iscritti a un centro sportivo, palestra o piscina erano circa il 33%, dalla caduta del primo lockdown il numero non ha più ripreso quota, complice in primo luogo il fattore spesa, così come la predilezione per l’outdoor e per l’allenamento in casa, rafforzata dal timore per i contagi.

La mission di EDUCatt, che si declina fattivamente nell’erogazione di servizi allo studente, si è esplicitata negli ultimi anni, grazie a nuove professionalità, anche in opere connesse al mondo dello sport attivando il servizio Sport InCampus nelle sedi di Roma e di Piacenza, con un’offerta variegata di strutture e servizi, grazie a due campi da tennis, tre campi da calcio a 5, un campo da calcio a 11, un campo da basket/pallavolo e due tensostrutture polifunzionali.

In particolare nel 2021 a Roma il servizio sportivo ha partecipato all’attività di programmazione e monitoraggio del gruppo di lavoro Unisport di Roma e del Centro Sportivo italiano (CSI) partecipando con squadre e ottimi risultati al Campionato Pallavolo Open Misto Silver League CSI e 3° al Campionato Regionale di calcio a 5 femminile Open CSI. Oltre alle diverse squadre attive di calcio a 5, di volley, basket, calcio a 11 e tennis, sono stati proposti corsi di fitness (particolare seguito ha avuto il corso di functional training): l’insieme delle attività ha portato a circa 100 nuovi tesseramenti CSI per l’anno sportivo 2020-2021. Anche gli spazi non hanno smesso di essere a disposizione degli studenti: nel 2021 sono state oltre 500 le prenotazioni dei campi da tennis e quasi 300 quelle dei campi da calcio.

Sempre a Roma l’avvio dell’anno sportivo 2021-2022 è stato caratterizzato da una ripartenza importante che ha permesso di riprendere con vigore tutte le attività: sono circa 300 gli studenti che hanno partecipato alle selezioni delle varie discipline sportive per entrare a far parte delle squadre sportive, create grazie alla continua collaborazione con il CSI.

Nonostante il periodo sfavorevole dettato dall’emergenza sanitaria, anche nella sede di Piacenza il servizio Sport InCampus ha continuato ad essere a disposizione degli studenti come testimoniano le quasi 300 prenotazioni degli spazi sportivi. E se la squadra di calcio a 5 sta partecipando al campionato amatoriale del CSI, in questi mesi l’offerta sportiva spazia attraverso corsi di fitness rivolti alla comunità universitaria e al territorio circostante. L’idea del centro sportivo di Piacenza, ricco di proposte e di idee, è quello di diventare un luogo di aggregazione ben inserito nel tessuto urbano della città, un luogo per promuovere lo sport come fonte di benessere fisico, ma soprattutto come strumento di socializzazione e di connessioni fruttuose.

Un servizio, dunque, quello sportivo, che ha tutte le intenzioni e la volontà di crescere nei numeri e nelle attività proposte, sempre in contatto con realtà che condividono i nostri valori e ben inserite nel tessuto cittadino, senza dimenticare il paradigma dell’inclusione delle categorie più bisognose e l’attenzione alla persona come valore indiscutibile di ogni servizio proposto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *