La bellezza del (ri)costruire: i Bilanci di Missione 2021-2022 dei collegi

9 Agosto 20223 Agosto 2022 Valentina Giusti

I collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore raccontano il loro anno accademico nei Bilanci di Missione. Un appuntamento tradizionale per rendicontare e progettare, riflettere ed essere grati per aver saputo superare le difficoltà.

«Non possono essere educatori coloro che vivono nel passato. Per essere educatori bisogna dare credito ai giovani, ossia giudicare in modo ottimistico l’avvenire»: le parole di padre Agostino Gemelli, in chiusura del Bilancio di Missione del collegio Sant’Isidoro e della residenza universitaria Gasparini, fanno da corollario all’anno di attività, programmi, riflessioni e proposte vissuto dalla community collegiale dell’Università Cattolica e raccolto all’interno dei Bilanci realizzati con il supporto di EDUCatt.

Che si tratti della prima edizione o di un appuntamento ormai “tradizionale” per rendicontare, raccontare e progettare, il Bilancio di Missione dei collegi rivela la sua preziosità non solo nel presentare la mission che alimenta la proposta formativa delle strutture. Come scrive nella lettera introduttiva la direttrice del collegio Paolo VI, suor Sara Ghiglioni, «il lavoro che viene presentato vuole essere una memoria del tempo vissuto, un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di ogni progetto, un segno di luce perché ciascuno di noi possa sempre ricordarsi che vale la pena spendersi, con coraggio e determinazione, per qualcosa di grande».

Le pagine cartacee e virtuali dei Bilanci di Missione dei collegi raccontano in parole e immagini eventi istituzionali, momenti di formazione e di intrattenimento, occasioni di riflessione, preghiera e cura verso l’altro e se stessi. Salta subito all’occhio il fil rouge che unisce tutti i collegi, che siano milanesi, romani o piacentini: una comunione di intenti che anche quest’anno ha dovuto saper fronteggiare gli strascichi di una condizione generale non del tutto distesa e serena. Sono i direttori dei collegi Nuovo Joanneum e Ker Maria, Salvatore Raia e suor Valeria Bologna, a raccontarlo nelle loro lettere introduttive ai Bilanci:

Non posso quindi che esprimere la mia gratitudine per come il collegio e i collegiali abbiano vissuto questa crisi; una crisi che ci ha unito invece di disperderci, una crisi che ci ha responsabilizzato e ci ha fatto maturare, invece di farci stancare e scoraggiare, una crisi che ha rafforzato i legami (anche quelli momentaneamente a distanza), una crisi da cui si è ripartiti più forti e con più voglia di fare.
Salvatore Raia

Da qui [è emersa] l’importanza del ricostruire, a partire dalle fragilità, la “bellezza” in ogni sua forma, dando valore ai nostri punti deboli affinché diventino le colonne portanti della bellezza che vogliamo costruire. Abbiamo capito inoltre quanto conti avere qualcuno con cui condividere le proprie fragilità, oltre che i propri obiettivi e dunque quanto sia importante per noi far parte di una comunità come quella del collegio.
suor Valeria Bologna

«Speranza, legami, testimonianza»: le tre parole selezionate da suor Sara Ghiglioni per descrivere l’anno accademico riguardano da vicino tutti i collegi. Dai Bilanci di Missione si percepisce il senso di orgoglio nell’appartenere a «un’autentica e numerosa famiglia votata sempre a perseguire quella formazione integrale della persona, di cui il nostro Ateneo è fieramente e orgogliosamente propulsivo e propositivo» (Salvatore Raia). Non poteva a tal proposito mancare, in tutti i Bilanci, il racconto della prima edizione del Festival dei Collegi, perfetta summa dell’esperienza di vita in comune che la direttrice del collegio Sant’Isidoro, Giulia Rugna Sapia, descrive così:

La proposta formativa dei Collegi in Campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è certamente un unicum nel panorama accademico, con l’obiettivo di sviluppare costanti riflessioni attorno all’accrescimento della cultura personale. Con questo spirito, infatti, è nata l’idea del Festival dei Collegi e, proprio nel momento di apertura dei tre giorni dedicati alla condivisione tra studenti dei Collegi in Campus di tutte le sedi, il Magnifico Rettore, Prof. Franco Anelli, ha pronunciato le parole, che citerò testualmente: «Il collegio non vuole risolvere solo un problema abitativo, ma intende creare una comunità: il periodo qui trascorso lascia il segno, tanto che anche a distanza di decenni gli ex collegiali creano occasioni per ritrovarsi ancora. Il collegio ha un tratto identificativo, lascia una traccia che vi renderà contenti».
Giulia Rugna Sapia