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Bilancio di mandato 21-24, quattro anni di attività al servizio degli studenti

È in fase di rilascio il Bilancio di mandato a.a. 2021-2024 relativo all’ultimo quadriennio di attività della Fondazione: numeri, parole e immagini per raccontare come EDUCatt ha cercato di rispondere costantemente a studenti e famiglie, cercando di ripensare progressivamente il ruolo dei servizi all’interno del panorama del diritto allo studio universitario.

Era il 14 luglio 2021 quando il Consiglio di Amministrazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nominava la professoressa Elena Marta nuovo presidente di EDUCatt, riconfermando, nella medesima adunanza, Angelo Giornelli direttore per il quadriennio 2021-2024. Quattro anni difficili, caratterizzati prima dagli scenari inediti che hanno fatto seguito alla pandemia e quindi dalla necessità di trovare nuovi modi per gestire i servizi, poi dalla crisi internazionale e dalle guerre tornate a flagellare i nostri tempi, che ancora perdurano non senza risvolti per l’intero mondo, dal reperimento e all’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia. In questo tempo EDUCatt ha cercato di continuare a rispondere costantemente alle forti sollecitazioni degli studenti e delle loro famiglie, cercando di ripensare progressivamente il ruolo dei servizi all’interno del panorama del diritto allo studio universitario.

Per dare testimonianza del suo impegno nelle attività rivolte alla comunità universitaria e nel contributo offerto al progetto educativo dell’Università Cattolica, e rendere noto il suo impatto a livello economico, sociale, ambientale e di governance, la Fondazione sta rilasciando in questi giorni il Bilancio di Mandato a.a. 2021-2024. Esso non costituisce solo una nuova tappa della condivisione con i suoi stakeholder e con l’Ateneo di quanto in questi anni la Fondazione va compiendo per realizzare la sua mission, ma è l’esito di un approccio che, con il supporto di Altis Advisory, EDUCatt ha avviato in un percorso di autovalutazione per determinare l’impatto dei propri servizi sulla vita studentesca.

L’evoluzione dei servizi dal periodo post pandemico ad oggi, la crescita delle attività e delle proposte su tutte le sedi, i molti progetti di ampliamento, restyling e di rinnovo compiuti e ancora in corso raccontano di una Fondazione che ha seguito con tenacia l’innovazione, la creazione e l’uso di strumenti volti a ricavare flessibilità senza incidere sui servizi e senza penalizzare i lavoratori e i fornitori. Si tratta di progettare e sviluppare, con l’Ateneo, un nuovo modello per il Diritto allo Studio e per i servizi alla comunità universitaria, sempre più basato sulla personalizzazione dell’accoglienza e dell’offerta, anche in considerazione della costante riduzione dei finanziamenti pubblici – i quali già oggi ammontano soltanto al 40% di quanto destinato prima della pandemia (e che potrebbero ridursi ancora di più) – e dell’aumento del fabbisogno economico necessario a coprire le borse di studio per i richiedenti idonei, cioè per tutti coloro che hanno i requisiti per ottenere un beneficio economico, per i quali negli ultimi 10 anni l’Università Cattolica è intervenuta con fondi propri in misura sempre maggiore.

Il documento in fase di rilascio racconta dunque, dopo una prima sezione dedicata ai valori e alle persone che costituiscono la Fondazione, quali linee strategiche muovono le scelte e secondo quali valori EDUCatt risponde a quanto l’Ateneo vuole affidarle, come l’Ente per il diritto allo studio ha interpretato il suo mandato nel quadriennio, quali risultati sono stati raggiunti, con quale curva di crescita e con quale spirito sono evoluti i servizi, senza dimenticare il valore generato in termini economici, ma soprattutto sociali.

Chiude la relazione proprio una sezione dedicata alla valutazione degli impatti, frutto di un’indagine condotta nel 2024, volta a valutare, con metodo scientifico, il «cambiamento» che l’attività quotidiana della Fondazione ha generato nei principali stakeholder, a partire dagli studenti beneficiari dei servizi offerti. Si tratta di cambiamenti che possono riguardare i benefici legati all’ambito personale (ad esempio l’autonomia o gli stili di vita), allo sviluppo della socialità (ad esempio le relazioni o l’inclusione), al rendimento universitario e lavorativo (lo sviluppo di competenze o skills).

In conclusione, ogni sezione delinea un percorso sul come – e sul quanto – EDUCatt abbia effettivamente svolto la sua funzione di ente strumentale tenuto a contribuire al progetto educativo dell’Ateneo, per non smettere di interrogarsi su come rispondere sempre meglio alle esigenze degli studenti, attraverso azioni che si facciano interpreti sempre più piene di contrasto alla cultura dello scarto e del consumo fine a sé stesso per la promozione del bene comune.

EDUCatt EPeople