A ciascuno il suo (titolo)
Di titoli e appellativi ce ne sono moltissimi; attribuirli attesta la cortesia di chi lo dà, più che quella di chi lo riceve, portarli è soprattutto un impegno, spesso di servizio.
Leggi tuttoLe attività della Fondazione per il diritto allo studio dell'Università Cattolica
Fatti di comunicazione aziendale e interna, quasi sempre in pillole.
Di titoli e appellativi ce ne sono moltissimi; attribuirli attesta la cortesia di chi lo dà, più che quella di chi lo riceve, portarli è soprattutto un impegno, spesso di servizio.
Leggi tuttoSe di fronte a una realtà sempre più complessa e densa di informazioni la tendenza è quella di ridurre approssimando, alla semplicità è auspicabile giungere riflettendo sulle virtù della sottrazione: potrebbe volerci più tempo di quanto appaia a prima vista, ma finire per restituire al destinatario una comunicazione più precisa e accurata.
Leggi tuttoLa paura delle implicazioni del comunicare può essere bloccante per un’organizzazione e far perdere fiducia agli interlocutori. Non avere timore, ma ponderare le conseguenze fino ad anticiparle può aiutarci, alla fine, a rendere il nostro messaggio più penetrante (o almeno chiaro quanto basta perché arrivi agli interlocutori).
Leggi tuttoLo «scarto culturale» è un presupposto di base, spesso dimenticato, della comunicazione: sia che si costruisca una frase o si scriva un testo per un discorso pubblico, avere presente il distacco invisibile che passa, in tutti i casi, tra la cultura dell’emittente e quella del destinatario può aiutare a fare la differenza tra comprensione e malinteso.
Leggi tuttoUn venticello che s’alza e può diventare più forte di un mistral, e provocare più malumore di un meltemi: è il passaparola, che può rivelarsi uno strumento potente di comunicazione ma va governato con consapevolezza e una certa prudenza.
Leggi tuttoScrivere una email, se vogliamo che sia letta, richiede un piccolo sforzo di immaginazione, nel metterci nei panni di chi riceve il messaggio, e soprattutto il rispetto del destinatario: qualche minuto di tempo in più può fare la differenza tra la lettura e il cestino.
Leggi tuttoL’e-mail può essere uno strumento lavorativo potente o anche una fonte di inquinamento; è soprattutto uno scambio (asincrono) di informazioni, che lascia il tempo di riflettere bene su che cosa si scrive — e anche su cosa si legge.
Leggi tuttoPiù un’opportunità che un obbligo: è la capacità di ascolto, dialogo e empatia che fonda la responsabilità in comunicazione. Metterci la firma è un rischio, ma anche una grande occasione di crescita aziendale e professionale.
Leggi tuttoIl risvolto del cappotto è l’elemento a volte meno visibile, apparentemente superfluo, che permette però di «tenere al caldo» anche la comunicazione: nella scelta dei tempi, il risvolto essenziale comprende il ragionare soprattutto sulla fruizione da parte dei destinatari.
Leggi tuttoLe «parole di plastica» fanno parte del nostro quotidiano, tanto trasparenti da attraversarci: reagire è un invito a prenderci il tempo di ragionare sul valore delle parole, di cercare di utilizzarle per ciò che sono, per non cedere al rischio della banalità di stereotipi così frequenti da risultare inavvertiti all’orecchio. O di avere la forza di stare in silenzio, se proprio non abbiamo qualcosa di intelligente da dire.
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