NewsProgetti

Essere “FuoriSede”: il nuovo podcast della residenza Buonarroti

Un laboratorio di podcasting diventa occasione di racconto e riflessione per gli studenti della residenza Buonarroti. “FuoriSede” è il progetto audio nato dal lavoro collettivo di ragazzi e ragazze che si interrogano sul senso dell’abitare, del costruire relazioni e del trovare (o scegliere) il proprio posto nella società.

Scendendo alla fermata della metro Buonarroti e salendo le scale con passo sostenuto – perché ovviamente siamo sempre in ritardo – ci ritroviamo di fronte a una rotonda dominata dalla statua di Giuseppe Verdi, così grande che a volte anche la sua ombra intimorisce. Eccoci in piazza Buonarroti: ai lati della statua troviamo la residenza Buonarroti e la casa di riposo per i musicisti, due edifici che si guardano senza dirsi nulla, perché a parlare siamo noi. Qui infatti vive la nostra comunità di studenti: un microcosmo di accenti, storie ed esperienze che si intrecciano. Perché le persone sono fatte anche di questo: è qui che si consumano le nostre avventure, ed è da qui che vi raccontiamo la nostra vita da studenti fuori sede in una città frenetica come Milano.

Questa è l’intro del podcast FuoriSede, a cura della comunità di studenti e studentesse della residenza Buonarroti: un modo genuino e spontaneo di raccontare il vissuto, le sfide e le riflessioni di chi ogni giorno cerca di costruire il proprio posto in una città nuova e poco familiare, perlomeno all’inizio.

L’idea, racconta il direttore della residenza Fabiano Sarti, è nata come proposta della direzione della residenza all’interno del progetto formativo dell’anno accademico 2024-2025, con l’obiettivo di offrire ai ragazzi e alle ragazze del Buonarroti l’opportunità di confrontarsi con uno strumento contemporaneo e profondamente radicato nei linguaggi giovanili: il podcast. «Abbiamo quindi voluto proporre un laboratorio, in collaborazione con la realtà dell’Officina del Podcast, per fornire competenze tecniche sul podcasting, ma anche per stimolare una riflessione condivisa sul tema dell’anno: l’essere “fuori sede”, inteso non solo come condizione abitativa, ma anche come stato dell’anima».

Il laboratorio si è articolato in quattro incontri, tra febbraio e marzo, con il supporto delle professioniste Clara Collanti e Francesca Mineo. In queste sessioni si è parlato di storytelling, montaggio audio, sound design e costruzione narrativa. Ma il vero cuore pulsante del progetto è stata la riflessione collettiva: che cosa significa oggi essere fuori sede? Come ci si percepisce lontani e come si costruisce, da questa distanza, una nuova rete di relazioni? La prima puntata del podcast si muove proprio su questo filo: racconti di quotidianità, scorci di vita vissuta nei corridoi, nella cucina, in giardino. Momenti semplici ma essenziali, che compongono un mosaico di esperienze e ricordi, talvolta ripresi in take diretti o spontanei. Tutto – dalle musiche originali di Gabriele Corselli alla copertina grafica del podcast – è stato ideato e realizzato dagli stessi studenti, rendendo FuoriSede ancora più autentico e partecipato.

La seconda puntata, in fase di realizzazione, ha l’intenzione di andare oltre: a ispirarla è l’idea di “fuori sede” inteso come “fuori posto”, concetto interconnesso con la tematica della performance, centrale nella riflessione formativa del precedente anno accademico, che i ragazzi e le ragazze del Buonarroti hanno chiesto di riprendere anche nel corso del 2025. Fabiano Sarti ne descrive così l’evoluzione: «Dopo essere partiti dal tema delle relazioni – cosa significa essere fuori sede, il percepirsi lontani, il ricostruire una rete di relazione, la costruzione di una comunità interna alla residenza – la riflessione collettiva, in maniera profonda e sfidante, è naturalmente tornata sul concetto di performance, intesa non solo nel mondo interno dei ragazzi, ma vista anche da fuori, dalla società, dal contesto. Di conseguenza il punto di partenza è stato quello di capire come è fatta la società della performance: a tal proposito a gennaio la residenza Buonarroti ha ospitato un incontro con il professor Mauro Magatti, sociologo ed economista. In secondo luogo, la riflessione collettiva si è indirizzata su come e se rispondere alla domanda della società: vogliamo assumere il posto che ci viene richiesto di assumere o rimaniamo fuori sede e costruiamo noi il nostro posto nel mondo? Il dialogo è ancora aperto, e sarà infatti oggetto della seconda puntata del podcast».

Le voci degli studenti in FuoriSede si intrecciano in un dialogo aperto, profondo, che non pretende risposte ma invita a porsi le domande giuste. Il progetto si configura oggi come molto più di un semplice esercizio laboratoriale: vuole essere un modello, la prova concreta che la vita comunitaria può diventare spazio di produzione culturale, di pensiero critico, di espressione collettiva.

Come recita l’intro del podcast: «Qui vive la nostra comunità di studenti: un microcosmo di accenti, storie ed esperienze che si intrecciano». Ed è da qui che prende forma un progetto narrativo e sociale che merita di essere ascoltato e replicato. Puoi ascoltare la prima puntata del podcast FuoriSede cliccando qui; puoi trovarne un estratto anche all’interno del podcast della Fondazione ECO – EDUCatt on air.

  • Alcuni momenti del laboratorio di podcasting in residenza Buonarroti
  • Alcuni momenti del laboratorio di podcasting in residenza Buonarroti
  • Alcuni momenti del laboratorio di podcasting in residenza Buonarroti

[Si ringrazia Fabiano Sarti per la preziosa collaborazione alla stesura dell’articolo.]

EDUCatt EPeople