In Collegio

A Trento i collegi si ritrovano per “Crescere insieme”

Un’occasione per condividere esperienze e comprendere gli aspetti più profondi del vivere in collegio, in ambienti dove si respira il quotidiano della collegialità: la tre giorni del convegno nazionale di ACRU è stata anche quest’anno un’esperienza di fraternità, condivisione di bellezza e cultura.

Il collegio come esperienza di libertà e responsabilità: è il tema che ha permeato la tre giorni del Convegno-Assemblea nazionale dell’Associazione Collegi e Residenze Universitarie (ACRU), che si è svolto dal 10 al 12 novembre a Trento. Un appuntamento ormai tradizionale, organizzato in collaborazione con l’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI, che quest’anno ha voluto evidenziare fin dal titolo lo scopo primario di chi vive nel quotidiano gli aspetti organizzativi e formativi dell’esperienza collegiale: Crescere insieme, accompagnando i ragazzi e le ragazze dei collegi in tutti i loro bisogni, trasmettendo loro buone pratiche e affrontando insieme a loro le difficoltà di tutti i giorni.

«È stata una vera e propria esperienza di fraternità»: sono le parole con cui Luca Giustozzi, neodirettore del collegio San Damiano di Roma, descrive la sua prima assemblea ACRU, evidenziando la bellezza del trovarsi assieme a «persone legate al mondo collegiale, provenienti da tutta Italia. con il medesimo interesse: approfondire il tema del crescere insieme, sia tra direzioni e ragazzi, sia tra i ragazzi stessi». La tre giorni – inaugurata nel pomeriggio di giovedì 10 novembre dal saluto del vescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, e dall’intervento del presidente nazionale di ACRU, l’ingegner Angelo Giornelli – ha da subito toccato i punti nevralgici dell’esperienza con la relazione introduttiva della professoressa Elena Marta e di fra Massimo Chieruzzi, Ingresso in Collegio: tra accoglienza e costruzione di nuove relazioni. È sempre Giustozzi a descrivere l’impatto delle parole dei due relatori:

Gli interventi introduttivi hanno evidenziato in particolar modo i primi tempi dei ragazzi e delle ragazze nel contesto di vita in comune e di chi, come nel mio caso, copre un incarico istituzionale all’interno della “community” collegiale per la prima volta. Fra Massimo ci ha fatto capire l’importanza dell’essere chiari nell’identità dell’essere figura istituzionale e in contemporanea del far capire al collegiale: «tu mi interessi». Non ci dobbiamo mai stancare di “perdere tempo” per le relazioni: l’obiettivo comune è arrivare a definirsi, gli uni con gli altri, “famiglia”. La professoressa Marta ci ha poi suggerito di «respirare con i ragazzi», seguendo i loro tempi e trovando sempre nuovi modi per accompagnarli nell’essere studenti e nell’essere persone: essere con loro «esploratori di mondi possibili».

(Luca Giustozzi, direttore del collegio San Damiano)

Le suggestioni di fra Massimo e della professoressa Marta hanno dato il via ai laboratori di condivisione sulla vita in collegio, introdotti venerdì 11 novembre dalla dottoressa Daniela Lo Tenero. Il tema della tre giorni, commenta suor Sandra Bonura, direttrice del collegio San Luca-Armida Barelli, «ha attratto molti ma di certo non è stato esaurito in quelle giornate: ci ha sfidato e interrogato, ha alimentato desideri e speranze, ha sollecitato corresponsabilità, ricerca e impegno».
I lavori dei tre giorni sono stati conclusi, nella mattinata di sabato 12, dalla tavola rotonda moderata dalla dottoressa Lo Tenero, alla quale hanno partecipato, assieme al professor Ernesto Diaco e al dottor Vincenzo Braga, la dottoressa Rita Montrone (Funzione Mediazione EDUCatt) e suor Sandra Bonura che, nel corso dell’assemblea nazionale di ACRU (svoltasi nel pomeriggio di venerdì 11 presso la Sala degli Arazzi del Museo diocesano tridentino), è stata eletta tra i membri del nuovo consiglio direttivo di ACRU, assieme a Cristian Casula, Alessandro Piludu, Stefano Bassanese, Fosca Rosso, suor Lorenzina Nozza e suor Emanuela Accamilesi. Sono stati inoltre nominati per il prossimo quadriennio Angelo Giornelli quale presidente nazionale, Vincenzo Braga quale vicepresidente nazionale e Luca Nicolli quale segretario generale; a suor Maria Stella Zanara è stato affidato l’incarico di curare le relazioni con i soci.

Le parole, gli sguardi, l’attenzione e il forte coinvolgimento di ciascuno dei soci hanno permesso a ciascuno di sentirsi parte attiva e responsabile di un grande progetto che ha come principale obiettivo il fare rete in ordine all’offerta di luoghi comunitari, quali sono i collegi, che propongano alle generazioni di studenti che ci sono affidati “proposte forti”, ricche e quotidiane opportunità formative per la loro crescita integrale, per un loro fiorire in umanità. La disponibilità di ciascuno a condividere con generosità e passione quanto è e quanto possiede sarà certamente la risorsa più preziosa che potrà sostenere l’associazione nel cammino dei prossimi anni. Vogliamo essere “persone che ci credono”, ci mettono impegno e si sostengono reciprocamente.

(suor Sandra Bonura, direttrice del collegio San Luca-Armida Barelli e membro del consiglio direttivo di ACRU)

Accanto ai momenti istituzionali, l’assemblea ACRU non manca peraltro di riservare occasioni per la convivialità e la crescita culturale dei partecipanti. Scoprire la città di Trento attraverso la visita guidata del centro storico e dei luoghi protagonisti del Concilio, assistere presso l’Auditorium arcivescovile al concerto del coro “Città di Trento”, prendere parte a una cena tipica trentina e condividere il pranzo con i Salesiani: fa tutto parte, secondo Giustozzi, di quella «bellezza che ti parla e ti nutre», e riverbera anche negli ambienti che sono stati lo sfondo del convegno. I tre giorni dell’assemblea si sono infatti svolti in tre differenti residenze trentine – il Collegio Arcivescovile, lo Studentato NEST e l’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice –, ognuno con le sue caratteristiche e la sua storia di vita in comune: in particolare, il recentissimo Studentato NEST è una struttura innovativa, green e all’avanguardia (in linea con l’aggiornamento sulla legge 338 e sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si è tenuto nei suoi ambienti), che come un nido (nest in inglese, per l’appunto) ospita i ragazzi e le ragazze fin quando non saranno pronti a spiccare il volo.

In generale, tutte le strutture ospiti dei partecipanti al convegno hanno saputo farsi emblema del significato intrinseco dell’appuntamento, come racconta ancora il direttore del collegio San Damiano: «La quotidianità dei collegi che ci hanno ospitato non si è fermata nonostante la nostra presenza, e questo ha dato un vero valore aggiunto all’esperienza: un lavorare “fuori sede” che ci ha comunque fatto sentire a casa, un parlare di collegialità all’interno della collegialità, vivere un quotidiano che sapeva di famiglia». Suor Sandra conclude in prospettiva: «Una sfida che mi porto? Curare lo sguardo! Aiutarci reciprocamente ad abitare le nostre realtà così come si presentano, tenendo insieme complessità e bellezza, risorse e ambiguità, leggerezza e impegno appassionato, coinvolgimento e giusta distanza, accoglienza e trasformazione. Maturando insieme quello sguardo sapienziale che ci fa guardare tutto come un’occasione da cogliere, per contribuire così alla formazione di identità adulte, libere e responsabili di se, degli altri, del mondo intero».

  • Assemblea ACRU 2022
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Per maggiori informazioni sull’assemblea Crescere insieme. Il Collegio come esperienza di libertà e responsabilità: https://educazione.chiesacattolica.it/i-collegi-universitari-luoghi-dove-crescere-insieme/
https://educazione.chiesacattolica.it/il-collegio-universitario-esperienza-di-liberta-e-responsabilita/

[Si ringraziano per la preziosa collaborazione alla scrittura di questo articolo Matteo Viadana Piovesan e le direzioni dei collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in particolare suor Sandra Bonura e Luca Giustozzi. Le foto presenti nell’articolo sono di Franco Natale.]

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