In Collegio

Il saluto di un anno e «l’esperienza della gratitudine» nei Bilanci di Missione dei collegi

Tra le pagine dei Bilanci di Missione dei collegi e sui profili social si condensa il racconto dei mesi trascorsi insieme, tra eventi culturali, momenti di preghiera, attività sportive e occasioni di intercollegialità. Un occhio oggettivo e propositivo sul passato, che punta con riconoscenza e progettualità agli obiettivi futuri.

La fine di un anno è sempre il tempo propizio per fare sintesi, recuperare le acquisizioni, preziose e vitali, maturate dentro incontri, relazioni, nello scorrere del tempo, nella pazienza di uno stare, nella concretezza dell’abitare, nella gioia del condividere. Dentro questo riepilogo si rinnova l’esperienza della gratitudine, della riconoscenza e della meraviglia.

suor Sandra Bonura, direttrice del collegio San Luca-Armida Barelli

Con queste parole suor Sandra Bonura introduce il Bilancio di Missione del collegio San Luca-Armida Barelli, «preziosa occasione per ripercorrere, recuperare, rendere grazie con maggiore precisione e meticolosità». Il collegio romano presenta la prima edizione di quello che è diventato, per tutti i collegi in campus del nostro Ateneo, un utilissimo e quasi tradizionale strumento di rendicontazione e riflessione condivisa, e prova a condensare in un centinaio di pagine pensieri, immagini, ricordi dello scorso anno accademico. Le collegiali romane concludono il loro primo Bilancio di Missione con un lungo e ricco elenco di parole-simbolo dei mesi passati al San Luca-Armida Barelli, pur con la consapevolezza (come scrivono nella loro lettera introduttiva le vicedirettrici suor Franca Caiafa e Chiara Perri) di quanto sia difficile «racchiudere un intero anno in poche pagine, per dare uno sguardo d’insieme su quanto abbiamo condiviso e per far emergere cosa significhi “vivere il Collegio”».

All’esperienza del collegio romano si affiancano i Bilanci di Missione dei collegi milanesi e piacentini, che vogliono anch’essi raccontare la strada percorsa e riflettere sugli obiettivi raggiunti e sui risultati futuri con occhio oggettivo e propositivo. Lo strumento del Bilancio, che i “veterani” collegiali dell’Augustinianum realizzano da ben sette anni, incarna a tutti gli effetti il desiderio di raccontare L’identità di un luogo (questo il titolo dato alle ultime due edizioni del documento); per il direttore Matteo Dominidiato il Bilancio racchiude gli elementi chiave che rendono il collegio «una comunità in cui le inclinazioni dei singoli sono messe a sistema in un clima di continuo e reciproco scambio che contribuisce a far loro raggiungere il massimo nei propri percorsi di studio. È così che ancora oggi si continua a realizzare il progetto di padre Agostino Gemelli: offrire un luogo che sia prima di tutto casa e al tempo stesso luogo di impegno e di formazione».

Eventi culturali, momenti di preghiera e riflessione, attività sportive, condivisioni social: sfogliare le pagine dei Bilanci di Missione vuol dire rendersi conto di quanto le esperienze in collegio, tra Milano, Piacenza e Roma, siano distanti solo per una questione di chilometri, e abbraccino anzi il tema del «camminare insieme per scoprirsi dono», come racconta la direttrice del collegio Paolo VI, suor Sara Ghiglioni. Nella sua lettera introduttiva al Bilancio del collegio milanese suor Sara evidenzia le preziose occasioni di intercollegialità messe sempre di più in primo piano, «una varietà multiforme di attività, da quelle culturali come le conferenze su tanti e vari argomenti a quelle più ricreative per legare con le altre realtà collegiali, da quelle di volontariato per mettersi al servizio di coloro che sono più fragili e bisognosi a quelle spirituali per orientare il cammino verso Colui che solo può dare un senso alla nostra vita», fino al culmine della seconda edizione del Festival dei Collegi, a Roma, tra workshop, momenti di condivisione e divertimento e l’udienza in Piazza San Pietro, concessa da papa Francesco, a un anno dalla beatificazione di Armida Barelli.

«Il collegio offre, quindi, l’opportunità di crescere prima di tutto come individui. […] Ai collegiali si chiede rispetto e partecipazione attiva e, se queste premesse verranno soddisfatte, gli anni in collegio saranno la caratteristica del loro percorso accademico e, probabilmente, anche fra i più belli della loro vita»: anche Francesca Maria Frassanito si unisce alle voci dei suoi colleghi nella lettera introduttiva al Bilancio di Missione del collegio Sant’Isidoro e della residenza Gasparini. Ma «l’esperienza della gratitudine» non si condensa solo sulle pagine cartacee, ma anzi va a incanalarsi anche nei post che alimentano e arricchiscono il feed dei profili Instagram dei collegi e di EDUCatt. Una raccolta di pensieri e di addii o arrivederci ai compagni di viaggio e di avventura degli anni trascorsi, e che si rispecchia anche nella lettera giunta alle porte del collegio di Piacenza, nel mese di luglio: il sentito pensiero di una collegiale che ha preferito non firmarsi e che però ha desiderato ringraziare anche chi, della direzione di sede e della Fondazione, ha contribuito a rendere accogliente e calorosa la residenza universitaria:

Grazie per la pazienza, grazie per aver reso [il collegio] casa. Qui ho conosciuto una famiglia. Non è facile lasciare il collegio, ma è un’esperienza che rimarrà sempre nel cuore.


I Bilanci di Missione sono disponibili sulle pagine dei collegi al sito https://www.collegiunicattolica.it/.
La foto a corredo di questo articolo è di Martina Vodola.

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