Riflessioni

Cinema Fiamma

Riapre la sala del Cinema Fiamma di Antonio con la proiezione emozionante della scena finale di Nuovo Cinema Paradiso: un indimenticabile montaggio di baci censurati che si susseguono sulle note di Ennio Morricone.

Tutto in una scena: Nuovo cinema Paradiso

Regia di Giuseppe Tornatore, Cristaldifilm, Italia 1988.

Nuovo Cinema Paradiso (1988), pluripremiato e all’inizio incompreso, è uno dei film di maggior successo (non al botteghino, ma nei nostri cuori) del dopoguerra, dove nostalgia e melodramma si fondono in un indimenticabile accavallarsi di emozioni.

Tanti hanno scritto che Nuovo Cinema Paradiso è un «film sui film». Secondo me è un film sull’amore: amore per il cinema, per il mondo, per la vita.
E proprio per questo è un’opera che non teme di invecchiare, capace di rinnovarsi come i sentimenti che rimbombano nella sala durante le proiezioni fumose con il piccolo protagonista, novello proiezionista, intento ad aiutare l’anziano amico/padre Alfredo.

Io rivedo spesso Nuovo Cinema Paradiso, con cadenze stabili, quasi come fosse un rito, e sempre – inspiegabilmente – do una prima sbirciata alla scena finale, sapendo che la rivedrò comunque alla fine.
Quando l’adulto Totò consegna al proiezionista (cameo di Peppuccio Tornatore) la “pizza” montata da Alfredo inizia il film nel film.

Duecento secondi di immagini, duecento e più “emozioni” che tracciano il mio viso, incontrollabilmente. E ogni volta mi riprometto: “stavolta no, l’ho visto decine di volte, ci ho fatto il callo”. 
Ma la verità è che i baci di Nuovo Cinema Paradiso sono per me come una sentenza, mi entrano nelle viscere. La Mangano, Gassman, Mastroianni, la Loren, Totò, Hedy Lamar e tantissimi altri attori si susseguono in quelli che erano, allora, baci proibiti accompagnati da quella che è per tanti – e per me sicuramente – la più bella colonna sonora ideata da Ennio Morricone.

I duecento secondi finali di Nuovo Cinema Paradiso sintetizzano, con grandissima maestria, il significato più profondo di un magnifico film creato da un grande cineasta: sono amore emozionante verso il cinema, sì, ma anche amore verso la vita, verso il futuro.

Nuovo Cinema Paradiso (1988) – scena finale

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