Riflessioni

Un film che ti fa sentire in colpa

Grande appassionato di cinema, Antonio Preanò racconta alcune suggestioni legate alla visione dell’ultima pellicola di Matteo Garrone, Io Capitano. Ecco il ritorno – in una veste davvero inaspettata – del Cinema Fiamma.

Agosto. Ritorno a Palermo, come ogni estate, e subito vengo travolto da una notizia folgorante: riapre il Cinema Fiamma.
Dopo dieci anni riapre il cinema della mia infanzia e della giovinezza di tanti appassionati di cinema.

Ma bastano pochi minuti per capire che, come si dice di questi tempi, è una tremenda fake news.
Riapre sì il luogo, ma con dentro una “muscolosa e sudatissima” palestra.

Delusissimo. Mi ero preparato a parlare di cinema e non di bicipiti.

Leggi l’articolo: Palermo, riapre il cinema Fiamma: nel 2023 diventerà una palestra

Ma non torno indietro e brevemente vi scriverò di un film che invece trasuderà di emozioni che non sentivo da molti anni.
Io Capitano di Matteo Garrone.

Nel viaggio avventuroso dei sedicenni Seydou e Moussa, partiti da Dakar verso una inospitale Tripoli, con destinazione Italia, viviamo tutti insieme ai protagonisti svariati sentimenti, forse adesso dimenticati.

L’amore per la madre, per i fratelli, il rispetto per gli anziani e per chi sta soffrendo, il senso di responsabilità verso chi pone la propria vita e il proprio futuro nelle tue mani.

Non scriverò della trama, degli eventi.
So di sicuro che, nel momento in cui penso alle scene e ai personaggi del film, sento un’irrefrenabile voglia di piangere.
Io Capitano di Matteo Garrone è un film che ti fa sentire in colpa.

Da vedere, a tutte le età.

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