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Corridoi universitari per accogliere e promuovere giovani migranti

Il sistema scolastico e universitario è uno strumento fondamentale in termini di uguaglianza sociale e di integrazione di ragazzi che fuggono dai loro Paesi. L’Università Cattolica promuove numerose iniziative che rafforzano e valorizzano percorsi educativi e professionali di giovani migranti. Anche EDUCatt sostiene studenti stranieri in difficoltà con le borse di studio Casa Fogliani e i tirocini Stage Overseas.

«Il migrante va accolto, va accompagnato, va promosso e va integrato». Con queste parole papa Francesco ha ribadito la sua posizione rispetto alle politiche migratorie europee in un’intervista televisiva dello scorso 6 febbraio. Accogliere e accompagnare, promuovendo competenze e sapere sono i presupposti per una buona integrazione di cittadini stranieri nel nostro Paese. L’educazione scolastica è in questo senso un elemento strategico, tanto che le Nazioni Unite incentivano una serie di iniziative per aumentare il livello di scolarizzazione tra i rifugiati e i richiedenti asilo. Infatti, Secondo il Global Report 2020 dell’UNHCR (United Nation High Commissioner for Regugees), nel 2020 su 10 milioni di rifugiati, più di due terzi (7,1 milioni) erano in età scolastica, di cui meno della metà (3,4 milioni) erano ragazzi scolarizzati. Di questi, Il 77% aveva ricevuto l’educazione primaria, il 31% quella secondaria e solo il 3% era iscritto a un corso universitario. L’obiettivo che si sono poste le Nazioni Unite è quello di raggiungere entro il 2030 il 15% di rifugiati ammessi all’istruzione universitaria.

I corridoi universitari

Le comunità universitarie sono tra gli ambienti in cui meglio si può realizzare l’accoglienza e la promozione della persona. La possibilità di emettere visti ed erogare borse di studio per gli studenti meritevoli e bisognosi permette inoltre di creare corridoi complementari per accogliere tutte quelle persone in cerca di protezione internazionale che, per la portata del fenomeno e le difficoltà di gestione da parte dei governi, non riescono a ottenere lo status di migrante regolare. L’articolo 10 della Costituzione italiana riconosce infatti il diritto d’asilo come fondamentale dell’uomo, per cui chiunque sia impossibilitato a esercitare nel proprio Paese le libertà democratiche garantite dalla nostra Costituzione ha diritto di essere accolto. L’Italia tuttavia è l’unico tra i Paesi europei a non avere una legge organica che stabilisca le condizioni di esercizio del diritto d’asilo, non disciplinando così alcun sistema funzionale di assistenza e integrazione e delegando di fatto la soluzione di molte difficoltà operative a enti decentralizzati. L’aiuto che può provenire dalle università è quindi una risorsa preziosa per creare nuove situazioni di accoglienza e valorizzazione della persona, anche dal punto di vista formativo e professionale, agevolandone in questo modo l’integrazione e l’inclusione all’interno della società civile.

Alcuni dei progetti in Università Cattolica

All’interno dell’Università Cattolica fervono numerose iniziative di accoglienza rivolte a ragazzi stranieri e pensate per rafforzare e valorizzare i percorsi educativi e professionali dei migranti. L’Ateneo ha addottato, fino al conseguimento della laurea, ragazzi siriani e afghani che possono portare avanti gli studi universitari grazie agli aiuti economici e pratici forniti dall’Università Cattolica. Inoltre, il Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale (CeSI) promuove, tra le varie iniziative rivolte al Sud del mondo, il progetto NEAR Newly Arrived in a common house pensato per l’orientamento sociale e nel mondo del lavoro nel periodo di arrivo in Europa dei cittadini stranieri. Anche il Centro Pastorale incentiva numerose iniziative e realtà, tra cui la Comunità di Sant’Egidio che con il progetto corridoi umanitari, volto a evitare i viaggi della morte nel Mediterraneo, accoglie i migranti, insegnando loro l’italiano e accompagnandoli nel percorso scolastico e nella ricerca del lavoro. Un’altra realtà è quella dell’Associazione Francesco Realmonte ONLUS, che promuove azioni di solidarietà e cooperazione in contesti nazionali e internazionali attraverso percorsi di formazione professionale ed educazione scolastica. Rivolto più in generale ai ragazzi che vivono nel quartiere Baggio è il Centro culturale La piccioletta barca di don Roberto Maier, assistente spirituale del collegio Sant’Isidoro e della residenza Gasparini del campus UCSC di Piacenza, che insieme a Beatrice Gatteschi e Cristina Ciconali offre un contesto capace di favorire l’accesso agli studi ai ragazzi delle zone periferiche di Milano.

Il supporto di EDUCatt ai giovani in difficoltà

La mission di EDUCatt, che mette al centro il valore della persona che viene accompagnata e sostenuta durante il percorso di studi, affianca e supporta le attività dell’Ateneo nell’accogliere giovani che arrivano da zone del mondo in difficoltà. Seguendo questo obiettivo la Fondazione ha introdotto al suo interno periodi di tirocinio per gli studenti del progetto Overseas Perù&Italia che prevede la possibilità per studenti peruviani di poter effettuare un periodo di stage presso realtà italiane, grazie a una convenzione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università Cattolica Sedes Sapientiae (UCSS). Ma la Fondazione ha attivato da qualche anno anche il progetto Casa Fogliani, con il quale fornisce sostegno, tramite il ricavato delle proprie iniziative, a studenti in condizioni di estremo bisogno, ai quali vengono offerti assistenza economica, medica, linguistica e tutto ciò che serve per una vera inclusione; un progetto in crescita sia per numero di studenti accompagnati che per quantità di benefattori coinvolti.

La foto in copertina è di Waldemar Brandt.

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