Dalle SediMilano

Nuove idee per le mense EDUCatt di Milano

La nuova gara per la gestione di alcune delle strutture gestite da EDUCatt a Milano nei Collegi e nella sede centrale ha consentito di specificare criteri di innovazione, attenzione alla sostenibilità e aderenza alla mission dell’Ateneo che disegnano nuovi concept proiettati verso il futuro.

Si è rinnovata nelle scorse settimane la gara d’appalto per la partnership nella gestione di alcuni dei centri di Ristorazione EDUCatt, in particolare quelli dei Collegi di Milano (Marianum, Paolo VI e Residenza Buonarroti) e di Mensa.5: tra gli obiettivi strategici richiesti al partner ideale, la Fondazione ha posto in primo luogo la soddisfazione degli utenti – studenti, lavoratori e docenti – non solo in termini di qualità e varietà, ma anche in termini di approccio emozionale al pasto, perché il pranzo o la cena non siano solo un’esigenza dettata dal bisogno fisiologico, ma soprattutto una esperienza da condividere con piacere.

Particolare attenzione è stata riversata agli heavy users del servizio, ossia i collegiali ospiti delle residenze universitarie e gli studenti fuori sede in generale: il miglioramento della qualità percepita, attraverso l’attenzione all’offerta, la sua varietà e le proposte esperienziali indirizzate a farli sentire a casa e accolti, è infatti un punto cardine delle richieste.

L’altra linea di indirizzo strategica della Fondazione, l’attenzione alla sostenibilità ambientale ed energetica, si ritrova ugualmente nelle richieste di base che il partner selezionato dovrà soddisfare con proposte innovative: la “cura della casa comune” si esprime infatti in azioni concrete volte a ridurre gli sprechi e preservare le risorse, come l’acqua e l’energia, in tutti gli aspetti che compongono la filiera, dal packaging degli alimenti all’acquisto dei prodotti fino all’investimento in attrezzature a risparmio energetico.

Per quanto riguarda l’offerta, EDUCatt chiede al partner selezionato un sostanziale ampliamento della proposta attuale in termini di varietà, pianificazione e stagionalità dei menu, valutazione delle diversità regionali ed etniche, in considerazione della differente provenienza del pubblico di riferimento, ma anche attenzione all’evoluzione dei modelli alimentari e di approccio al cibo, ponendo come essenziale, per esempio, l’implementazione dell’offerta take-away con supporto informatizzato per la prenotazione.

Inoltre, sempre nell’ottica di un’esperienza utente adeguata ai nuovi modi di fruire della ristorazione, tra gli obiettivi è stato posto anche il refresh degli ambienti, degli arredi e delle attrezzature ove necessario.

Infine, coerentemente con la mission dell’Ateneo, al nuovo gestore è richiesta particolare attenzione ai bisognosi, attraverso welfare come il sostegno agli enti non profit, l’offerta di borse di studio a sostegno di studenti bisognosi e meritevoli o stage e tirocini volti all’inserimento nel mondo produttivo interno e non.

Ai concorrenti è stato richiesto un approccio proattivo, in grado di disegnare un nuovo modo di fare la ristorazione, in sintonia con le esigenze della Fondazione e proiettato sul pubblico di riferimento. Le risposte dei players concorrenti sono state in linea con le attese e incrementali rispetto all’offerta attuale, con alcune note di particolare merito per offerte come il brunch domenicale nei collegi con colazione, il corner per aperitivi per i collegiali o la merenda nel weekend. Ci si aspettano ottimi risultati, già da subito percepibili dagli utenti.

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