Nutrizione

Affrontare i rischi di contaminazione nei prodotti vegetali freschi, senza paura

I prodotti freschi di origine vegetale possono essere contaminati da parassiti protozoi durante tutte le fasi di produzione, dal campo alla tavola. Quando questi prodotti sono assunti crudi possono essere veicolo di infezione: conoscere i rischi è un primo passo per prevenirli.

I prodotti freschi di origine vegetale possono essere contaminati da parassiti protozoi durante tutte le fasi di produzione, dal campo alla tavola. Quando questi prodotti sono assunti crudi possono essere veicolo di infezione, anche perché questi protozoi possono essere resistenti al trattamento disinfestante con il cloro, sostanza che viene usata frequentemente nell’industria di lavorazione dei prodotti stessi.

I danni possono interessare Individui di tutte le età e soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni, in quanto anche una bassa carica è sufficiente per provocare la contaminazione con molteplici meccanismi: già nella fase di pre-raccolta dei prodotti o quando le coltivazioni sono ‘irrorate’ da animali infetti o qualora si usi acqua di irrigazione contaminata o si ricorre a letame non trattato come fertilizzante. Dopo la raccolta poi la contaminazione può derivare anche dagli operatori addetti alla manipolazione degli stessi prodotti, tendendo poi in considerazione che in agricoltura possono essere impiegati operai che prestino – per loro abitudine o necessità – scarsa attenzione alle normali regole igieniche. Oggi poi molti prodotti (soprattutto la frutta esotica) provengono da paesi lontani dove le norme Igieniche non sono sempre rispettate.

Fra i protozoi più interessati dal fenomeno si possono indicare la Giardia Duodenalis, Cryptosporidium spp e Cyclospora Cayertanensis. Questi Protozoi sono causa di patologie a carico dell’apparato gastroenterico (da forme lievi a forme più serie) soprattutto nei bambini. Anche soggetti adulti immuno-depressi possono essere a rischio per tale contaminazione ed infezione.

Inoltre occorre considerare che tali protozoi possono essere veicolati da animali selvatici e domestici, come pure sono stati riscontrati in copro-colture di pazienti apparentemente senza seri disturbi o in diversi campioni prelevati dall’ambiente o nei cibi.

Operativamente occorre perciò porre attenzione al consumo di alimenti freschi (come verdura e frutta tipo frutti di bosco), usati soprattutto in periodo estivo e non solo, e consumati crudi in quanto la contaminazione può derivante dall’ambiente non solo esterno ma anche casalingo. Da questo punto di vista inoltre particolare attenzione deve essere svolta da coloro che per scelta privilegiano i cibi di origine vegetale in quanto seguono un tipo di alimentazione vegetariana o addirittura vegana.