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Università Cattolica, libera ma non elitaria: 4 milioni per gli studenti

Nessun idoneo sarà escluso dal beneficio della borsa di studio: uno sforzo intorno ai 4 milioni quello che Università Cattolica mette in campo per garantire a tutti l’accesso alla formazione terziaria, nonostante l’aumento del fabbisogno e la diminuzione dei fondi regionali.

Anche per l’anno accademico 2023/2024 l’Università Cattolica ha ricevuto oltre 4.000 domande di borsa di studio con, ad oggi, più di 3.300 idonei, già esonerati dunque dal pagamento della tassa di iscrizione e dai contributi universitari.

Già a partire dallo scorso anno accademico la piena applicazione del Decreto Ministeriale n. 1320 del 17-12-2021 ha comportato un aumento del numero complessivo di idonei insieme a un rilevante incremento degli importi dei premi di laurea, dei contributi di mobilità internazionale e delle singole borse, in particolare in favore di studenti fuori sede, con un conseguente significativo incremento dell’impegno finanziario per assegnare la borsa a tutti gli studenti risultati idonei. Inoltre, il fabbisogno complessivo risulta ulteriormente aumentato anche in considerazione dell’avvenuto adeguamento degli importi delle borse secondo il tasso di inflazione, pari a circa l’8%. Una forbice che si divide sempre di più quella tra necessità degli studenti e disponibilità di risorse: la percentuale complessiva di copertura delle borse di studio con risorse pubbliche prevista per l’a.a. 2023/24 è pari a circa il 72%, dunque con una ulteriore riduzione rispetto agli anni precedenti.

Ne consegue che dei circa 3.300 in possesso dei requisiti per poter beneficiare della borsa di studio, che dunque ne avranno diritto, una buona fetta andrebbe a costituire la categoria degli idonei non beneficiari, ovvero studenti bisognosi e meritevoli che non potrebbero accedere alla fruizione del diritto per mancanza di fondi.

Ancora una volta l’Università Cattolica, con Fondazione EDUCatt, sceglie di non escludere nessuno studente dal beneficio della borsa di studio: un impegno importante quello dell’a.a. 2023/24, pari a € 4.000.000, e che si aggiunge agli esoneri dalle tasse universitarie cui tutti gli idonei hanno diritto.

La manovra a favore degli idonei non beneficiari è ormai un’azione che l’Università Cattolica, con EDUCatt e Istituto Toniolo, sostengono dal 2011 ad oggi e conferma la volontà di non ignorare la necessità di famiglie e studenti bisognosi, che trovato nelle spese economiche un ostacolo per il loro futuro.

L’erogazione della borsa di studio si aggiungerà a un più ampio ventaglio di azioni già introdotte dall’Ateneo, in uno sforzo coordinato con EDUCatt e Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, per garantire e attuare l’accesso allo studio in Università: tra questi strumenti ci sono le Borse di studio per merito “Start” e “Run” e premi di studio “Smart”, assegnate il 14 maggio in una cerimonia che ha visto un intervento della Presidente di EDUCatt, la professoressa Elena Marta.

L’unicità di questa operazione ha radici lontane e sedimentate in quella idea lungimirante di un’Università sì “libera”, ovvero non statale, ma nemmeno privata nel senso di elitaria, quanto piuttosto aperta a chiunque creda nel valore di un progetto educativo solido, sincero e rivolto al bene comune.

«In nessun paese si ritiene che l’insegnamento universitario debba essere gratuito. A chi afferma che in questo modo verrebbero esclusi dalla scuola universitaria i poveri, è facile rispondere che per i giovani poveri ma meritevoli debbono essere forniti i mezzi necessari non solo per pagare le tasse, ma per tutto ciò che è necessario per compiere gratuitamente gli studi. Il nostro Ateneo non ha atteso alcuna sollecitazione per aiutare i giovani poveri e meritevoli; dalle sue aule sono usciti numerosi giovani che hanno potuto studiare totalmente aiutati dall’Ateneo con provvidenze di vario genere. E questo programma continua ancora oggi» (Padre Agostino Gemelli)

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