Riflessioni

I parchi naturali italiani. Un patrimonio da conoscere e proteggere

In Italia ci sono 24 parchi naturali, diversissimi per caratteristiche morfologiche e culturali. Un patrimonio enorme da salvaguardare e da implementare tanto più nel tempo della Conferenza Cop XXVI dedicata al cambiamento climatico che si terrà a Glasgow a novembre.

Territori caratteristici per le bellezze naturali in genere, per la rarità delle piante e degli animali che vi si trovano o anche per qualche fenomeno geologico, i 24 parchi naturali italiani attraversano tutta la penisola nella sua interezza e sono lo specchio delle ricchezze e della varietà naturalistica del paese.

La storia mondiale delle aree protette inizia con l’istituzione dello Yosemite Park (1864) e quella del Parco di Yellowstone (1872) negli Stati Uniti d’America, dove lo sfruttamento senza limiti di ogni risorsa naturale andava compromettendo le meraviglie della natura e l’esistenza di parecchi elementi faunistici e floristici.

In Italia la storia delle aree protette inizia invece nel 1922 con l’Istituzione del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ex riserva di caccia reale, e la cui nascita è legata alla protezione dello stambecco che andava estinguendosi, seguito a breve distanza dal Parco Nazionale d’Abruzzo, nato inizialmente per l’iniziativa di una minuscola associazione, la Pro Montibus et Sylvis, che con donazioni private prese in affitto dal comune di Opi il territorio tra la val Fondillo e la Camosciara. L’ultimo parco istituito, in ordine di tempo, è il Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria, che risale al 2016.

Se da un lato i parchi naturali svolgono la funzione di proteggere ambienti di particolare interesse e valore, dall’altro hanno una finalità educativa e di sensibilizzazione verso i visitatori che, generalmente, attuano un tipo di turismo sostenibile che dovrebbe permettere alla vita animale e vegetale di svolgersi indisturbata. Proprio per questi motivi, i parchi nazionali rappresentano una delle vie di sviluppo che un paese fragile come l’Italia dovrebbe perseguire con forza e determinazione. Negli ultimi anni sono state avviate le discussioni e gli iter burocratici per istituire altri sei parchi, tre in Sicilia (Egadi, Eolie, Iblei), uno in Liguria (monte di Portofino), e uno tra Molise e Abruzzo (Matese).

Nella definizione di “Parco Nazionale” rientrano tutte le aree terrestri, fluviali, lacuali e marine che contengano uno o più ecosistemi intatti o, anche se parzialmente alterati da interventi antropici, contengano una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi, tali da richiedere l’intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future.

Ambiente, sostenibilità, salvaguardia, turismo e conoscenza. Ecco allora l’elenco dei parchi e dei loro relativi siti internet, in cui trovare tutte le informazioni fondamentali per decidere di visitarli.

Simone Biundo

Simone Biundo (Genova, 1990) è insegnante di lettere a Genova in una Scuola secondaria, è editor della rivista «VP Plus», è ricercatore indipendente di storia dell’editoria e della letteratura. Ha pubblicato poesie su «Neutopia», «Margutte», «Poesia del nostro tempo» e «Nuovi Argomenti». Per Interno Poesia è uscito il suo primo libro di poesie, "Le anime elementari" (2020). Con il poeta Damiano Sinfonico, l’attrice e linguista Sara Sorrentino cura la rassegna di poesia contemporanea , poet. – alla libreria Falso Demetrio. Qui in EDUCatt collabora come ghostwriter, SMM e content manager.

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