Riflessioni

Come faremo con questo amore che non vuol morire

Come Sanremo ha dimostrato, con le vendite dei libri della poetessa Mariangela Gualtieri schizzate ai primi posti della classifica dei libri più venduti in Italia dopo che Jovanotti ha declamato il suo testo Bello mondo, la poesia ha delle persone interessate a leggerla, solo che a volte non sanno di poterlo essere: di poter essere, cioè, pubblico della poesia.

La poesia non è morta per i lettori. Niente affatto. La poesia rischia semplicemente di scomparire, o di essere schiacciata, nei media che potrebbero veicolarla al grande pubblico. Questo, come quelli del cinema, della musica, delle arti visive, può essere incuriosito, solleticato e informato dalle politiche culturali, che siano promosse dallo Stato, dai giornali, dalle riviste, dai lit-blog, anche tenendo conto degli eventi dell’anno. A questo proposito, negli immediati dintorni di San Valentino, è banale ma bello rileggere almeno qualche testo che parla d’amore.

I tre testi che ho scelto sono di Carlo Bordini (1938-2020) e sono stati pubblicati nella raccolta Un vuoto d’aria, uscita nel novembre del 2021 per la storica collana “Lo Specchio” Mondadori, a un anno esatto dalla scomparsa del poeta e scrittore romano.

Sono abituato a innamorarmi
di donne sognate,
ma adesso
che amo una donna reale
le sogno come un rimpianto
e non so se è amore quello
che vivo o quello che sogno,
o nessuno
o se il mio amore vero
non è che un sogno
o se il sogno
è l’amore.

***

Ma sì, certo che avremo un figlio, e
questo figlio lo faremo in paradiso. Anzi,
sarà una figlia, e ha già un nome, Mila,
e dato che tu hai quasi 50 anni meno di me
e sono un vecchio stanco orso e tu una
ragazza giovane e fragilissima solo lì
potremo farlo, su una nuvola,
una bella nuvola di tre stanze
con un giardinetto, e un cane, e non
avremo più né età né sesso, come tu
dici, e un figlio così tipi come noi
possono farlo solo in cielo, si sa, non
in questo mondo che tra l’altro
è moribondo, e un piccolo paradiso
lo possiamo vivere già in terra
e lo stiamo vivendo.

***

“Come faremo con questo amore che non vuol morire
lo ammazzeremo
o lo faremo risuscitare
tu sogni
la parte più bella del sogno
dimentichi il resto
ma guarda amore ritornerà la parteche non vuol essere
che non vuol essere
nell’acqua piana
con mille fontane
nelle meraviglie di Tivoli,
e noi
la sogneremo ancora e ancora e non sapremo cosa sognare”

Simone Biundo

Simone Biundo (Genova, 1990) è insegnante di lettere a Genova in una Scuola secondaria, è editor della rivista «VP Plus», è ricercatore indipendente di storia dell’editoria e della letteratura. Ha pubblicato poesie su «Neutopia», «Margutte», «Poesia del nostro tempo» e «Nuovi Argomenti». Per Interno Poesia è uscito il suo primo libro di poesie, "Le anime elementari" (2020). Con il poeta Damiano Sinfonico, l’attrice e linguista Sara Sorrentino cura la rassegna di poesia contemporanea , poet. – alla libreria Falso Demetrio. Qui in EDUCatt collabora come ghostwriter, SMM e content manager.

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