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Lavorare insieme per il bene comune: l’importanza del far rete nel Terzo settore

La complessità del mondo attuale richiede pratiche e strategie aperte alla collaborazione di diversi attori che agiscono in rete per condividere obiettivi e competenze. Lavorare insieme per il bene comune è quanto fa anche EDUCatt, per il progetto Casa Fogliani, con i suoi partner: attraverso la vendita dei prodotti del marchio si sostengono percorsi formativi di studenti attraverso la promozione di realtà dal grande valore sociale.

La complessità del mondo attuale richiede pratiche e strategie aperte alla collaborazione di diversi attori che agiscono in rete per condividere obiettivi e competenze. Lavorare insieme per un bene comune è quanto cerca di fare anche EDUCatt, con il progetto Casa Fogliani, con i suoi partner: attraverso la vendita dei prodotti del marchio si sostengono percorsi formativi di studenti attraverso la promozione di realtà dal grande valore sociale.

In Italia esistono più di 359 mila istituzioni ed enti la cui attività, senza scopo di lucro, si colloca in un “settore terzo”, diverso quindi da quello pubblico o commerciale, chiamato anche “settore non profit”. La natura degli enti non profit è variegata, così come le strategie e gli ambiti di intervento delle singole realtà.

Istituzioni non profit
ISTITUZIONI NON PROFIT PER ORIENTAMENTO (MUTUALISTICO O SOLIDARISTICO)
E SETTORE DI ATTIVITÀ PREVALENTE Valori percentuali Anno 2015. Fonte: Istat.

La quantità e la molteplicità degli agenti che operano nel Terzo settore può portare a una frammentazione e quindi all’isolamento di realtà più piccole, svantaggiate rispetto a quelle più ricche e consolidate che tendono a monopolizzare determinati ambiti, avvicinando così il settore a logiche di mercato che contrastano con la natura stessa del mondo non profit. È dunque importante che le diverse istituzioni siano in grado di collaborare tra loro, cercando una strategia comune capace di contrastare reti asimmetriche, in cui solo pochi e solo i grandi ottengono risultati. Come scrive il prof. Marco Grumo, professore di Economia aziendale dell’UCSC, «chi “gioca” da solo, fa perdere tutti, incluso se stesso», aggiungendo che

«La società e le persone oggi non hanno bisogno solo di collaborazioni “spot”, istintive, “compassionevoli”, residuali, intermittenti o imitative, ma di collaborazioni invece sempre più progettuali e strategiche, capaci cioè di costituire investimenti “win-win” per tutti gli attori coinvolti»

Da una visione focalizzata sul sussidio erogato una tantum a un beneficiario che lo attende passivamente, si passa dunque a una visione e a un approccio collaborativo e sinergico che mette al centro un bene comune entro il quale i diversi agenti operano offrendo e traendo beneficio.

Perché mettersi in rete?

Sempre più spesso la capacità di lavorare in rete viene riconosciuta e premiata. Come viene sottolineato nei “Quaderni dell’Università del Volontariato”, sempre più bandi di progetto chiedono o impongono di mettersi in rete con altri soggetti. Lo stesso studio mette in evidenza i benefici che si possono trarre dall’appartenenza a una determinata rete, e cioè la possibilità di scambio e condivisioni di risorse: tempo, competenze, conoscenza e informazioni. La complessità del mondo attuale richiede una capacità di lettura e di intervento sulla realtà frutto di approcci e strategie provenienti da diverse competenze. Il rischio tuttavia di dissipare risorse e di perdita dell’identità di un’organizzazione è concreto. Per questo per costruire reti solide in grado di durare nel tempo è necessario mettere in pratica una serie di accorgimenti, tra cui definire e aver chiara la propria mission, che è una consapevolezza che permette di entrare in relazione con gli altri membri presenti in rete, di cui bisogna essere in grado di riconoscere differenze e peculiarità.

Le partnership win-win di Casa Fogliani

Casa Fogliani è il marchio solidale di EDUCatt “buono a far del bene”. La vendita dei prodotti di alta qualità promossi dal brand è infatti indirizzata al supporto del percorso formativo di giovani studenti e studentesse in difficoltà. I partner dei prodotti di Casa Fogliani sono scelti da EDUCatt privilegiando realtà non profit impegnate nella valorizzazione e promozione sociale. Pertanto attraverso la modalità di cooperazione e di investimenti win win, la Fondazione riesce ad adempire alla sua mission di ente per il diritto allo studio, sostenendo altre realtà non profit.

Ne è un esempio la nuova collaborazione con la cioccolateria Cooperativa sociale 180 che impiega ragazzi fragili nella lavorazione artigianale della propria cioccolata. Così come la partnership con Il Pungiglione, una Cooperativa sociale che integra dal punto di vista lavorativo persone in condizioni di svantaggio, grazie alla quale sono stati aggiunti recentemente alcuni nuovi articoli legati al miele e a prodotti correlati.

L’immagine in copertina è di Mario Caruso.

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