In Collegio

I social al servizio dei collegi, per raccontare il “di più” che fa la differenza

Progettare contenuti, scattare fotografie, girare video: l’attività social non è semplice come sembra, anzi diventa, per i ragazzi e le ragazze responsabili di profili dei collegi, un’occasione sfidante per apprendere, informarsi, aggiornarsi, non senza estro creativo e artistico.

In una realtà dove il digitale e il social sono ormai parte imprescindibile del quotidiano e diventano in molti casi un trampolino di lancio per occasioni lavorative o creative, è proprio tramite le proprie pagine social che i collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore riescono a mostrare alcuni spaccati di sé, condividendo con studenti, ex collegiali e future matricole la realtà unica che rischierebbe altrimenti di rimanere celata all’interno delle quattro mura delle residenze. Anche questa è una passione che, accanto al coltivare l’arte e al raccontarla online, rende ancora più speciale l’esperienza della vita da collegiale.

Alberto, al secondo anno di Economia, racconta come il suo rapporto con i social si sia intensificato da quando ha assunto il ruolo di responsabile della comunicazione per il collegio Ludovicianum. «È un modo per partecipare molto attivamente alla vita in collegio, collaborando con gli altri ragazzi per creare contenuti per Instagram, Facebook e Linkedin.» Alberto, di origini siciliane, racconta di essersi avvicinato all’arte digitale un po’ come tutti i suoi coetanei: arriva in casa il primo pc, inizia a sperimentare ritagliandosi del tempo nei pomeriggi, poi fa un passo oltre iniziando a seguire in autonomia alcuni corsi online per migliorare le proprie skills nell’editing di foto e video. Da qui alle attività social in collegio il passo è breve, ma non semplice come sembra: «Dietro ogni contenuto social c’è un intenso lavoro di commissione. Ognuno ha il suo ruolo in collegio: chi si occupa della produzione dei materiali, chi dell’editing e della revisione delle foto, magari selezionando tra le centinaia di scatti che vengono prodotti per un singolo evento, e c’è chi pensa all’attività social in sé, costruendo le descrizioni dei post di Facebook, le didascalie per le stories Instagram, i contenuti per Linkedin». Ciò che Alberto sottolinea con maggior forza è proprio il prezioso lavoro di squadra delle commissioni, il dedicare del tempo all’organizzazione e alla cooperazione. «È un ruolo impegnativo ma molto divertente, mi permette di essere vicino alla realtà collegiale e mettermi in gioco: sto iniziando a raccogliere i frutti della mia passione di quando ero piccolo.»

Anche Maria Vittoria e Virginia, del Paolo VI, descrivono il proprio impegno connesso all’arte e ai social del collegio di cui fanno parte. Maria Vittoria, cresciuta a pane e danza da quando aveva 3 anni, nel trasferirsi da Foggia a Milano per studiare Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo ha dovuto a malincuore mettere in standby una passione che però non smette di ardere, e che anzi ha avuto modo di plasmarsi e trasformarsi, direzionandosi da un lato verso il teatro («Da quest’anno mi sono avvicinata, grazie all’Università Cattolica e all’esperienza in collegio, alla compagnia “Ai due chiostri”. Qui ho ritrovato di nuovo il sorriso a trentadue denti che mi spuntava quando danzavo, il mio momento per staccare la testa e mettermi in gioco. Presto tornerò a calcare un palcoscenico, non vedo l’ora!») e dall’altro in una modalità tutta digitale, ricoprendo il ruolo di vicedirettrice della commissione che si occupa della gestione delle pagine social del Paolo VI. «Il mio compito è prevalentemente quello di decidere i contenuti e revisionare i materiali che la commissione raccoglie per ideare le bozze che poi si concretizzeranno nei post. È un “di più” affascinante e interessante: mi sto informando e sto approfondendo modi per rendere più accattivante la pagina; è qualcosa che prima non sapevo fare, e ora mi impegna e mi cattura sempre più.»

Con Maria Vittoria collabora anche Virginia, membro della commissione ricreativa del collegio Paolo VI, che è sempre in prima linea durante gli eventi per scattare foto e contribuire alla parte visiva e grafica che sfocia poi sulle pagine social del Paolo VI. Al secondo anno di Lingue per le imprese, Virginia è originaria di Lamezia Terme e viene da una famiglia che le ha trasmesso la passione per l’arte, soprattutto nelle sue vesti più spontanee e autentiche; la studentessa ricorda con affetto gli eventi in famiglia e le raccolte di foto e i video che il nonno, il papà e gli zii mostravano a tutti i parenti, e le sculture e le casette per il presepe realizzate dallo zio architetto. «Definirei me stessa e la mia passione per l’arte nello stesso modo: siamo poliedriche. Da quando sono piccola ho sperimentato tantissimo, dalla danza al disegno, dal canto nei cori scolastici alla fotografia, che è diventata la mia principale passione e il collante con il Paolo VI. Vorrei riuscire a rendere sempre più preciso e accurato ciò che faccio, imparando per me e mettendomi a disposizione per gli altri. Tra gli obiettivi futuri c’è quello di acquistare una macchina fotografica professionale, e con quella far fare al mio profilo social e alle mie collaborazioni in collegio uno step in più. Voglio inserire la mia parte artistica anche nei miei futuri sbocchi lavorativi, dar loro un estro creativo che li renda particolari e riconoscibili. Voglio creare ricordi all’interno di una macchinetta fotografica.»

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[Si ringraziano per il prezioso contributo all’articolo le direzioni dei collegi e i collegiali che hanno voluto raccontare le loro esperienze, in particolare Alberto Bongiovì, Maria Vittoria di Michele e Virginia Martino. La foto a corredo è tratta dal Bilancio di Missione a.a. 2019-2020 del collegio Marianum.]