In Collegio

Gli alumni dei Collegi milanesi tornano a casa

I collegiali di ieri e di oggi della sede di Milano si sono ritrovati in occasione delle tradizionali assemblee annuali: occasioni conviviali, ricordo e celebrazione del passato, progetti per un futuro sempre più propositivo e arricchente per la mission delle realtà residenziali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Un fine settimana da ricordare: le giornate di venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 novembre sono state, per i collegi della sede milanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dense di incontri e attività che, tra tradizioni, novità e impegno, hanno permesso di intrecciare e rafforzare il legame tra passato, presente e futuro che è la specificità delle realtà residenziali del nostro ateneo.

Il primo momento di condivisione, dedicato ai collegiali di ieri e di oggi, si è tenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 10 novembre. Intrecciando tradizione e futuro, questo il titolo del momento di incontro che il rettore Franco Anelli ha pensato per gli alumni dei collegi Augustinianum, Marianum e Ludovicianum, e che ha improntato sul valore dell’esperienza collegiale, una scelta di vita (universitaria e non solo) dal significato speciale e interconnessa a un progetto educativo e culturale ricco di sfide e opportunità. A seguire, l’occasione di ritrovo e di «networking umano» è stata impreziosita dal concerto jazz La Milano di Jannacci. Un percorso musicale, con Isabella Tosca alla voce, Claudio Tuma alle chitarre e Marco Brioschi a tromba e flicorno. Come racconta il collegiale dell’Augustinianum Raffaele Verdicchio, «gli intervenuti hanno saggiato i testi e le note di Jannacci, ripercorrendo idealmente l’evoluzione della città di Milano dal secondo dopoguerra fino ai primi anni Duemila».

Il concerto in chiusura della giornata di venerdì è stato organizzato nell’ambito delle manifestazioni previste per la XXVII Assemblea degli studenti del collegio Augustinianum, tradizionale momento di riunione e celebrazione per i ragazzi di via Necchi 1.
I lavori assembleari, inaugurati in aula Pio XI nella mattina di sabato 11 novembre, sono stati introdotti dal dottor Mario Gatti, direttore della sede milanese dell’ateneo, al quale è stato conferito anche il riconoscimento di socio onorario dell’Associazione Agostini Semper, in ringraziamento sentito per il sostegno e l’amicizia mostrati nel corso degli anni verso l’Augustinianum e l’Associazione.
Nel ricordare e nel celebrare la longevità del collegio (che festeggia quest’anno i novant’anni dalla posa della prima pietra), l’associazione degli ex studenti ha voluto rendicontare il proprio impegno, scandito dalle parole chiave del sostegno, della testimonianza e della memoria: sostegno nel promuovere il merito, non solo scolastico, anche attreverso le borse premio intitolate ad Agostini del passato per gli Agostini del presente e del futuro (premio Umberto Pototschnig, premio Paolo Persia, premio Agostino Fusconi); testimonianza nel supportare i percorsi di approfondimento e le iniziative culturali che rendono unica la permanenza in quella “seconda casa” che diventa a tutti gli effetti il collegio nel corso degli anni universitari; memoria, infine, nel voler tenere traccia della storia del collegio salvaguardando nero su bianco discorsi, riflessioni ed esperienze: da qui nascono i “Libri dello spirito agostino” (che dopo le testimonianze di Pierfrancesco Casula e Franco Iacono si arricchiscono con la riedizione del Racconto dei collegi, resoconto voluto e realizzato dai fondatori dell’Università Cattolica, rivisto all’inizio degli anni Duemila dal professor Agostino Fusconi e ora riedito con presentazione della professoressa Elena Marta, presidente della Fondazione EDUCatt, e con curatela di Daniele Clarizia, presidente dell’Associazione Agostini Semper) e la longeva serie dei “Colloquia”, che supera i trenta titoli pubblicati con il sunto degli incontri del ciclo di approfondimento sul Metaverso. Opportunità e sfide delle nuove realtà virtuali e con All’ombra del «Galletto», plaquette edita per omaggiare l’Agostino dell’Anno 2023 Giuseppe Abatista, Group Tax Consultant per Salvatore Ferragamo e vicepresidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ricordato con molto affetto in collegio anche per aver dato vita alla pubblicazione interna “Il Galletto”.
L’Agostino Raffaele Verdicchio condensa così i momenti conclusivi della giornata dell’Assemblea:

Dopo le premiazioni del dottor Cesare Giovetti in qualità di laureato dell’anno e dei collegiali Sergio Dino e Alberto Giulio Fasolato, rispettivamente beneficiari delle borse premio in memoria del Prof. Agostino Fusconi e dell’Avv. Paolo Persia, l’aula Pio XI è stata anche teatro della prolusione del percorso di approfondimento Il segreto italiano. L’arte del fare impresa in Italia, con l’intervento introduttivo del dottor Sascha Cumia, Managing Director per il Sud Europa, il Medio Oriente e l’Africa in Campari Group
Al termine della assemblea, alcuni Agostini hanno preso parola per ringraziare la presidenza dell’Associazione Agostini Semper e per commemorare la scomparsa di alcuni compianti amici ex studenti del Collegio, che hanno reso per ciascuno indimenticabile la permanenza in Augustinianum. Infine, i presenti all’assemblea hanno preso parte alla Santa Messa, celebrata da Giuseppe Fracci, ex studente del collegio recentemente ordinato sacerdote. La giornata si è conclusa in Collegio con il consueto pranzo conviviale, la cui atmosfera distesa ha favorito il confronto e il dialogo tra gli Agostini di ogni età.

In contemporanea, a qualche chilometro di distanza, le ragazze del collegio Marianum e le socie dell’Associazione M.E.A. visitavano Brescia, Capitale della Cultura 2023, alla scoperta delle trasformazioni politiche, storiche e artistiche che hanno interessato la città e il territorio. La tradizionale “scorribanda” rientrava nell’assemblea annuale dell’associazione di ex studentesse, giunta quest’anno ai venticinque anni di costituzione. Collegiali passate e presenti si sono radunate da tutta Italia per partecipare al rinnovo del consiglio direttivo, avvenuto nella mattina di domenica 12 novembre, alla Santa Messa celebrata dall’assistente pastorale del collegio Marianum, padre Roberto Quero, e al tradizionale Pranzo dell’Arrivederci: un’esperienza che «è sempre un viaggio verso casa», come racconta l’aiutodirettrice Silvia Faraci, «e ci permette di comprendere quanto ad oggi sia importante progettare le nostre aspirazioni del futuro, mantenendo saldo il contatto con la dimensione del passato. Dimensione che, a distanza di anni, è percepita da noi studentesse così tanto vicina da non costituire un limite o un ostacolo, bensì un’incredibile opportunità di crescita e confronto».

Silvia Faraci, parlando dell’esperienza dell’incontro con le Marianne di un tempo, vuole trasmettere una riflessione che accomuna ancora una volta tutti i membri della comunità collegiale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore:

Ci ricorda anche il privilegio di poter continuare a scrivere la storia di una realtà collegiale innovativa, multiforme e ancor di più al passo con i tempi, e ci consente di apprezzare con riconoscenza anche le più piccole difficoltà di un percorso accademico trascorso lontano dai nostri affetti, fornendoci spesso una risposta al comune interrogativo: «Come salutare il Collegio senza che questo possa mai dimenticarsi di noi?».


Si ringraziano per la preziosa collaborazione alla scrittura di questo articolo le direzioni dei collegi e le Associazioni Agostini Semper e M.E.A., e in particolare Silvia Faraci, Irene Ferrami, Riccardo Morabito e Raffaele Verdicchio.

Puoi approfondire le giornate dedicate agli alumni dei collegi milanesi leggendo l’articolo di Agostino Picicco su “Secondo Tempo”, cliccando qui.

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