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La tolleranza, un valore che attraversa la Storia

Gli eventi al centro dell’attualità richiamano a un esercizio quasi quotidiano della tolleranza, valore riconosciuto dalle Costituzioni occidentali, ma anche attitudine concreta capace di conoscere, e quindi riconoscere, l’altro e le sue ragioni. Le fratture sociali e l’odio tra i popoli hanno infatti provocato escalation drammatiche che hanno segnato profondamente le Storia del Novecento, che è dovere ricordare. Per la Giornata della Memoria EDUCatt distribuisce gratuitamente i volumi Shoah a Fiume, Shoah a Milano, Shoah a Roma e Contro il razzismo in tutte le sedi dell’Università Cattolica.

Il 7 ottobre 2023 combattenti di Hamas provenienti dalla Striscia di Gaza hanno attaccato di sorpresa il Sud di Israele compiendo diverse atrocità, tra cui l’uccisione di 314 soldati, 790 civili e la presa in ostaggio di circa 250 persone. Di questi ostaggi, ne sono stati per ora rilasciati 121, uccisi 33, mentre gli altri sono ancora oggi prigionieri nella Striscia di Gaza.[1]

Dall’attacco del 7 ottobre, nominato “operazione alluvione Al-Aqsa”, ad oggi sono stati uccisi più di 1.200 israeliani e più di 24.000 palestinesi tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania. La reazione di Israele ha reso la Striscia di Gaza quello che l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite, ha definito una «zona di disastro umanitario», con il 26% della popolazione palestinese che affronta fame e carestia, una percentuale tra il 45-56% di edifici danneggiati e distrutti, 15 ospedali parzialmente funzionanti su 36 e il 100% degli studenti impossibilitato a proseguire gli studi.

La guerra scatenata dall’attacco di Hamas, ancora oggi nel pieno delle operazioni, ha attivato il così detto “Asse della resistenza” sostenuto dai “Guardiani della rivoluzione” iraniani, che sta allargando il conflitto in tutto il Medio Oriente, dal Libano allo Yemen, fino al Mar Rosso. Le ultime tensioni riguardano infatti la missione navale contro gli Houti che coinvolge Paesi europei come Germania, Francia e Italia e l’attacco missilistico di Teheran in Iraq e Siria.

Le conseguenze tuttavia della situazione nella Striscia di Gaza non sono solo geopolitiche, ma riguardano anche l’opinione pubblica che, all’interno di un clima polarizzato, che tende quindi a semplificare in fazioni una realtà complessa e articolata, ha manifestato diversi episodi di antisemitismo, anche in Italia. Il 9 gennaio 2024 il ministro dell’Interno Piantedosi ha infatti denunciato in commissione al Senato un netto incremento di episodi di antisemitismo su tutto il territorio nazionale a partire dal 7 ottobre: 135 fino al 31 dicembre. Si tratta di scritte sui muri, insulti, cori durante cortei e episodi di istigazione all’odio segnalati dall’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD).

Sono episodi che si allontanano dall’idea di tolleranza e rispetto che sta alla base della tutela di tutte le parti, anche minoritarie, che compongono una società democratica. Principio intorno cui ruota l’Articolo 6 della Costituzione italiana.

Il concetto di “tolleranza” (dal latino tolero, “sopportare”) ha avuto nei secoli un’evoluzione semantica che, dall’idea di convivenza religiosa di inizio Cinquecento, è passata nel Sette-Ottocento per la libertà di pensiero e di coscienza, cardini delle due grandi Costituzioni moderne, quella americana e quella francese, fino a diventare oggi, in un mondo globalizzato, un concetto che ricopre una più ampia libertà nello stile di vita. La storia della tolleranza riguarda dunque una conquista del pensiero europeo, che negli anni ha trovato i più grandi sostenitori proprio nei suoi esponenti più importanti, da Erasmo da Rotterdam a Voltaire.

Tollerare è certamente un’idea astratta, ma è anche un’attitudine concreta che cerca, proprio laddove si vanno a creare le crepe più profonde, dei punti di contatto nella complessità della realtà per evitare fratture e polarizzazioni, etnocentriche e repressive, che possono essere preludio di imprevedibili escalation.

Affonda infatti nell’odio per i comunisti il Decreto dei pieni poteri che nel 1933 ha esautorato di fatto il Reichstag, parlamento tedesco, dei suoi poteri permettendo a Hitler di instaurare la dittatura nazista. Il decreto, conosciuto anche come Legge a rimedio dell’afflizione sofferta dal Popolo e dal Reich, è stato promulgato dopo l’incendio doloso al palazzo del Reichstag che offrì l’occasione a Hitler di incriminare capi del partito comunista. Il Parlamento tedesco, privato di parte dei suoi esponenti, aveva bisogno di una modifica costituzionale per continuare a funzionare; modifica che per molti storici significò l’inizio della dittatura nazista e la drammatica escalation che ebbe in tutta Europa.

Paura e polarizzazione sono sempre ingredienti, frutto di sguardi parziali, che offrono terreno fertile a degenerazioni che si discostano dai principi e dai valori fondativi delle costituzioni occidentali. L’esercizio della tolleranza, affinché sia presa di coscienza di una complessità capace di unire nel rispetto delle parti, passa attraverso lo studio e la conoscenza dell’attualità e della Storia passata. Per questo per tutta settimana in cui cade la Giornata della Memoria verranno distribuiti gratuitamente attraverso i volumi Shoah a Fiume, Shoah a Milano, Shoah a Roma e Contro il razzismo editi da EDUCatt. Sarà possibile ritirare le copie presso il Container.9 di via Lanzone 24, la libreria Vita e Pensiero, lo sportello del prestito a Milano; presso la libreria dell’Università a Brescia, presso lo sportello EDUCatt nella reception del collegio Sant’Isidoro a Piacenza e presso Duepunti Service a Roma.

L’immagine in copertina è di Timon Studler su Unsplash.


[1] La politica di Israele, in particolare del premier Netanyahu, sugli ostaggi ha provocato aspre proteste da parte delle famiglie. La fonte dei numeri, aggiornata al 14 gennaio, è «Euronews» che fornisce un’analisi numerica ricavata combinando i dati del Ministero della Salute palestinese, gestito da Hamas, di funzionari israeliani, osservatori internazionali e organizzazioni umanitarie. Sono dati verosimili, da prendere però con qualche cautela.

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