Progetti

La progettazione internazionale come strumento per il futuro

In fine d’anno 2023 per la Fondazione è tempo di avviare nuovi progetti e di attenzione verso gli studenti e la loro mobilità internazionale.

Dal 2014 EDUCatt si impegna nella realizzazione di progetti sostenuti dalla Commissione Europea, il primo dei quali, all’interno dell’Erasmus+ Programme, era focalizzato sul welfare studentesco, WISE (Welfare for Improved Social dimension of Education), di cui la Fondazione è stata leader.
I progetti nel corso degli anni si sono moltiplicati: ESCShiftMyAcademicID sono alcuni degli acronimi che rappresentano una sfida avvincente e impegnativa, che si aggiunge alle attività quotidiane, con l’obiettivo di fare rete, beneficiandone a livello lavorativo e di comunità, aiutando a scoprire “il vero senso dell’Europa”.

E proprio in chiusura d’anno EDUCatt partecipa a due progetti, il primo dei quali a Bruxelles dove insieme a Fondazione ENDISU lo scorso 27 novembre ha preso parte al primo kick-off meeting del progetto ESC-tension 2.

L’incontro, svoltosi nella capitale belga ha analizzato gli aspetti trasversali e organizzativi del work package e gli sviluppi dei singoli risultati del progetto. Nel corso della giornata, dopo il benvenuto e l’introduzione a cura di Pietro Rossi e il tour de table di presentazione, è stato scelto anche il logo ufficiale del progetto.

Mentre col precedente progetto la sfida era stata indirizzata verso gli aspetti istituzionali e organizzativi delle università e degli SSP per l’adozione della ESC, ESC-tension 2 affronta sfide operative verso la consapevolezza di potenzialità, benefici e funzionalità della ESC fra gli studenti. Obiettivo principale del progetto lo sviluppo di una serie di materiali che, partendo da un’analisi completa delle fasi della “vita universitaria”, mireranno a sensibilizzare gli studenti sulle potenzialità della ESC, fornendo loro pacchetti formativi e strumenti operativi che li guideranno ed incentiveranno all’utilizzo concreto della ESC. Il punto di riferimento sarà sempre la multipiattaforma di ESC-tension, che offrirà in quattro lingue tali strumenti, i quali si andranno ad aggiungere a quelli già realizzati e destinati alle HEI e agli SSP. Attraverso lo sviluppo di tali strumenti, ESC-tension 2 si pone l’obiettivo di favorire l’adozione della ESC da parte degli studenti europei, promuovendo sistemi di istruzione superiore interconnessi tramite un approccio “bottom-up”, contribuendo quindi all’aumento delle percentuali di accesso, partecipazione, mobilità e completamento nel settore dell’istruzione superiore.

Un altro progetto in partenza per la Fondazione è stato presentato lo scorso 13 dicembre e si tratta di EDU-Home, coordinato da EDUCatt, che avrà una durata complessiva di 30 mesi e si concluderà quindi il 31 maggio 2026.

EDU-Home svilupperà una piattaforma di dialogo, incontro e cooperazione fra gli attori coinvolti nei settori dell’housing e della mobilità transnazionale garantendo trasparenza, affidabilità e tempestività tali da indirizzare le asimmetrie che rendono attualmente l’alloggio una barriera alla mobilità. Trovare una sistemazione adeguata, sostenibile ed economicamente accessibile rappresenta un elemento essenziale sia dal punto di vista pratico, che emotivo e psicologico.

Creando un sistema di dialogo e riscontro tra domanda e offerta, il progetto si prefigge l’obiettivo di sviluppare un meccanismo “virtuoso” in modo da consentire l’offerta di un ampio bouquet di soluzioni coerenti con le aspettative dei partecipanti alla mobilità, dando la possibilità di esplicitare le caratteristiche peculiari delle varie tipologie di housing e consentendo di mettere in luce le proprie specificità e gli elementi di valore (servizi presenti, accompagnamento e crescita della persona, formazione).

Il progetto EDU-Home ha l’obiettivo di sostenere l’inclusività dei sistemi di istruzione superiore, supportando concretamente l’incremento qualitativo e quantitativo delle mobilità transnazionali e fornendo sostegno ai partecipanti alla mobilità nel processo di ricerca di alloggio.
A fianco della Fondazione ci sono: ACRU – Associazione Collegi e Residenze Universitarie, anch’essa italiana, l’Università croata di Dubrovnik, lo Studierendenwerk Karlsruhe, ente per i servizi agli studenti della cittadina tedesca, il partner cipriota Rivensco Consulting, che funge da ponte tra il mondo accademico e quello universitario e infine, ma non ultima, la rappresentanza della International Student Identity Card Association – ISIC in Danimarca.
I partner si confronteranno periodicamente online per proseguire nella realizzazione del progetto, mentre il prossimo incontro in presenza avverrà nell’estate 2024 in Croazia.

Per EDUCatt è una conclusione dell’anno 2023 ricca di sviluppi a livello internazionale: da novembre, infatti, la Fondazione è anche core partner del progetto “SELF – Solo-entrepreneurship in Post-pandemic Europe” finalizzato all’acquisizione di soft skill per l’inserimento nel mondo del lavoro, coordinato dall’università spagnola di Malaga.