Dieci regole per grigliare con attenzione e gusto
Il professor Giacinto Miggiano analizza i rischi legati alla cottura alla griglia, evidenziando come l’esposizione ad alte temperature possa favorire la formazione di sostanze cancerogene, e propone un decalogo pratico per ridurre i pericoli e godere della grigliata in modo più sicuro.
Negli incontri e nelle serate con amici si praticano spesso alcune tecniche culinarie come la cottura alla griglia. Sicuramente rallegrare una serata ricorrendo a una grigliata in giardino fa parte delle piacevoli abitudini cui tutti in qualsiasi età possiamo ricorrere. Lo stare in compagnia e gustare nuovi sapori rappresenta perciò un modo per incontrarsi e passare una serata fra amici e conoscenti. Tuttavia la cottura alla griglia (o alla piastra o al grill), se da una parte permette di assecondare il gusto apprezzando nuovi sapori, dall’altra se effettuata frequentemente espone a alcuni rischi per la salute, tanto da spingere le Società di Nutrizione a non consigliarne un uso per più di tre volte al mese.
I motivi della pericolosità di tale tipo di cottura sono chiaramente espressi dalle Società Internazionali, in quanto si verifica una prolungata esposizione degli alimenti a temperature elevatissime con conseguente formazione di sostanze cancerogene, soprattutto quando si ricorre all’uso di carni o altri alimenti ricchi di grassi. Tra queste sostanze ci sono le ammine eterocicliche (HCAs) sviluppatesi (soprattutto nelle parti esterne) dagli aminoacidi delle proteine delle carni (maiale, manzo, pollo) e del pesce cotti alla griglia. Inoltre anche i grassi, soprattutto esterni, tendono a sgocciolare producendo un fumo ricco di idrocarburi eterociclici aromatici (PHAs). Entrambi questi tipi di composti sono collegati a un maggior rischio di tumori, perciò si consiglia un ricorso a tali pratiche con attenzione e ridotta frequenza. Per questo motivo può essere utile seguire poche regole, condensate in un decalogo facile da comprendere e ricordare.
- Scegliete gli alimenti più adatti preferendo i tagli meno ricchi di grasso. Meglio il pesce della carne.
- Togliete il grasso della carne o la pelle del pollo, in maniera che il grasso non goccioli formando un fumo con sostanze velenose.
- Marinate carne e pesce prima della cottura in maniera da ridurre le sostanze velenose, usando aromi ed erbe, aglio, cipolla, succo di limone, ecc.
- Scongelate, prima di cuocere, carne e pesce in maniera da non allungare i tempi di cottura.
- Pulite accuratamente la griglia dopo l’uso.
- Usate un tipo di griglia che impedisca l’aderenza completa dell’alimento da cuocere con la superficie della griglia stessa (griglie ondulate e stanghette sottili) e tenetela almeno a 15 cm dalla fiamma, così da diminuire il calore.
- È utile inserire un foglio perforato di alluminio fra l’alimento e la griglia in maniera che non ci sia contatto diretto con il metallo, permettendo lo scarico del succo che cola.
- Cercate di non raggiungere temperature elevatissime e riducete al minimo i tempi di cottura senza che si formino croste sull’alimento.
- Potete limitare i tempi di grigliata, magari cuocendo preliminarmente per qualche minuto al forno, al microonde, in padella, ecc.
- Evitate di mangiare alimenti “bruciacchiati” e buttate eventuali crosticine di superficie, queste ultime ricche di Prodotti dannosi Avanzati di Glicazione (AGE), formatisi dalla interazione fra carboidrati e proteine.
Per finire, come consiglio a parte, è utile poi bere molta acqua e poco vino, e mangiare assieme ai cibi grigliati anche alimenti ricchi di fibre e antiossidanti.