Dalla raccolta differenziata alla cura del mondo: come fare la nostra parte
Un impegno collettivo che parte dai piccoli gesti quotidiani: come la sensibilizzazione sulla raccolta differenziata può trasformare la nostra casa comune.
Il nostro pianeta è una casa comune. Un concetto che va oltre le parole e che ci invita a ripensare ogni nostro gesto quotidiano, come una tessera di un mosaico globale di sostenibilità. Eppure, troppe volte ci dimentichiamo che anche il gesto più semplice può fare la differenza. Come separare correttamente i rifiuti, un atto che sembra insignificante, ma che ha un impatto straordinario se moltiplicato per milioni di persone.
Questa è l’idea alla base della campagna “Non rifiutarti, fai la tua parte“, lanciata dalla Fondazione, in particolare nelle mense e nei collegi universitari. Un’iniziativa che, in pochi mesi, ha trovato spazio in diverse sedi – da Milano a Roma, da Piacenza a Brescia – e servizi, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della raccolta differenziata e di educare alla cura degli spazi e delle risorse comuni.
Milano, Piacenza, Brescia e Roma: città al passo con la sostenibilità
L’Italia è oggi un punto di riferimento in Europa per la raccolta differenziata, con Milano che si distingue come una delle città più virtuose, con oltre il 58% di rifiuti differenziati. Tuttavia, anche altre città italiane stanno dimostrando di essere all’avanguardia. Piacenza, ad esempio, ha raggiunto un tasso di raccolta differenziata che supera il 60%, grazie a un sistema di raccolta porta a porta e a una cittadinanza sempre più consapevole. Brescia, con il suo modello di gestione dei rifiuti basato sul “pay as you throw”, sta dimostrando che incentivare la separazione dei rifiuti porta non solo benefici ambientali, ma anche economici. Roma, sebbene con qualche difficoltà dovuta alla sua vastità, ha intrapreso progetti innovativi per migliorare il servizio di raccolta e aumentare il riciclo, puntando molto sulla sensibilizzazione delle scuole e delle università.
A Milano come a Roma, l’impegno di EDUCatt nel sensibilizzare gli studenti e il personale universitario sul tema della raccolta differenziata è solo una delle tante azioni quotidiane che contribuiscono a costruire una cultura ecologica più forte e diffusa. La campagna “Non rifiutarti” invita ognuno a fare la propria parte, per una città e un paese più responsabili e attenti.

Dalla consapevolezza alla prassi: perché ogni gesto conta
Non si tratta solo di separare la plastica dalla carta, ma di costruire un cambiamento culturale. Ogni gesto di responsabilità, anche il più piccolo, contribuisce a un mondo più sostenibile. In questo contesto, la campagna non si limita a promuovere l’adozione di pratiche virtuose nelle mense universitarie, ma si inserisce in un ampio movimento che coinvolge scuole, università e cittadini in tutta Italia.
La raccolta differenziata, infatti, è solo uno degli strumenti per prenderci cura della nostra “casa comune”. La Laudato Si’, l’enciclica di Papa Francesco, ci ricorda che ogni piccola azione quotidiana conta, che siamo tutti responsabili del futuro del nostro pianeta. Se in Italia le politiche locali hanno dato i loro frutti, con città come Milano e Piacenza che spiccano per le alte percentuali di raccolta, la sfida è ora quella di continuare a sensibilizzare e educare alla sostenibilità, in modo che diventi un comportamento spontaneo, parte integrante della nostra vita quotidiana.
Un futuro che passa dalla cura della casa comune
Iniziative come queste sono un tassello importante in questo processo. Grazie a queste campagne di sensibilizzazione, la popolazione studentesca può diventare protagonista del cambiamento. Non solo come destinatario di un messaggio educativo, ma anche come ambasciatrice della sostenibilità.
Le sfide globali che ci attendono sono enormi, ma non sono insormontabili. Ogni cittadino, ogni studente e studentessa, ogni Ateneo ha un ruolo da giocare in questo processo. La sfida non è solo raccogliere i rifiuti, ma far crescere una cultura ecologica che vada oltre i numeri, che tocchi la nostra quotidianità e la nostra capacità di fare comunità.
“Non rifiutarti, fai la tua parte”. Questo è l’invito, che ci ricorda che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche sociale. La cura della casa comune inizia da ognuno di noi, dai nostri gesti quotidiani, dai comportamenti che diventano abitudini e, infine, cultura. Con il contributo di tutti, l’Italia può continuare a essere un esempio in Europa, dove la raccolta differenziata è ormai un pilastro fondamentale per un futuro più verde e più giusto.

